PROTOCOLLO NO COVID-19 DISCIPLINARE DI APERTURA SERVIZI IN SICUREZZA

AZIENDA

G.S.T. SRL Gestione e Servizi per il Turismo

di Geom. Galizzi M.

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Gruppo di Lavoro : CIBI SNC ( parte scientifica ), Galizzi Manuel ( parte tecnica )

Responsabile aziendale

Sommario
Art.1 Oggetto e destinatari

Art.2 Definizioni


Art.3 Cos’è Covid-19


Art.4 Procedure generali

Art.5 Procedure specifiche

Art.6 Bollino

Art.7 Schede tecniche


Art.8 Gruppo di lavoro e controllo

Art.9 Depositi e pubblicazioni

Art.1 Oggetto e destinatari Il presente Disciplinare contiene procedure gestionali e istruzioni che stabiliscono le responsabilità, precisano le modalità operative, dettano le regole comportamentali e i controlli da operare per l’accesso ai servizi comuni di Borgo dei Gabbiani, quali: Palestra, Piscina e Lavanderia in attuazione di: • Decreto Legislativo 81/08 ( Norme di Sicurezza negli ambienti di lavoro a tutela dei lavoratori);
• Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro ( 14 Marzo 2020 ); • Circolare n. 5443 del 22/02/2020 del Ministero della Salute. Il Disciplinare ha l’obiettivo di garantire la sicurezza, la prevenzione dei rischi e la tutela della salute di tutto il personale coinvolto nell’attività lavorativa e nella fruizione dei servizi che si svolgono nei locali sopraindicati. Al presente Disciplinare dovranno attenersi tutte le Aziende che hanno aderito in maniera volontaria, propositiva e collaborativa al progetto, dimostrando la volontà di operare in maniera responsabile e il più possibile preventiva. Alle Aziende verrà consegnato un bollino/ vetrofania che indicherà inequivocabilmente il rispetto del disciplinare stesso. Art. 2 Definizioni Si riportano, in forma sintetica, al fine di consentire una migliore fruizione del Disciplinare, le definizioni presenti nel testo per una maggiore comprensione: a) Datore di Lavoro: e il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore
o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l’assetto dell’organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell’organizzazione stessa in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa. Ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettera b) del D.Lgs. 81/2008 e successive modifiche e integrazioni (Testo Unico in materia di salute e sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro), e dell’art. 2 del D.M. 363/98, e individuato nel Rettore;
b) Dirigente: ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettera d) del D.Lgs. 81/2008, e la persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, attua le direttive del Datore di Lavoro organizzando l’attivita lavorativa e vigilando su di essa.
c) Preposto: ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettera e) del D.Lgs. 81/2008, e individuato e formalmente designato dal Datore di Lavoro e dal Dirigente in quanto soggetto che, individualmente o come coordinatore di gruppo, sovrintende ed organizza le attività tecniche-amministrative, didattiche, di ricerca. e) Lavoratore: ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettera a) del D.Lgs. 81/2008, si intende la persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un’attività lavorativa presso la Scuola, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un’arte o una professione. Art. 3 Cos’è Covid-19
Cosa sono i coronavirus
I coronavirus (CoV) sono un’ampia famiglia di virus respiratori che possono causare malattie da lievi a moderate, dal comune raffreddore a sindromi respiratorie come la MERS (sindrome respiratoria mediorientale) e la SARS (sindrome respiratoria acuta grave). Sono chiamati cosi per le punte a forma di corona che sono presenti sulla loro superficie.
I coronavirus sono comuni in molte specie animali (come i cammelli e i pipistrelli) ma in alcuni casi, se pur raramente, possono evolversi e infettare l’uomo per poi diffondersi nella popolazione.
Il virus responsabile dell’epidemia che sta attualmente interessando alcune province della Cina, e un nuovo ceppo di coronavirus mai identificato in precedenza nell’uomo. Il 12 febbraio 2020 l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha identificato il nome definitivo della malattia in COVID-19, abbreviazione per coronavirus disease 2019. Nello stesso giorno la Commissione internazionale per la tassonomia dei virus (International Committee on Taxonomy of Viruses – ICTV) ha assegnato il nome definitivo al virus che causa la malattia: SARS-CoV2, sottolineando che si tratta di un virus simile a quello della SARS.
Si ipotizza che i primi casi umani in Cina della malattia COVID-19 siano derivati da una fonte animale: la fonte animale del nuovo coronavirus non e stata ancora identificata.
I coronavirus umani conosciuti fino ad oggi, comuni in tutto il mondo, sono sette, alcuni identificati diversi anni fa (i primi a meta degli anni Sessanta) e alcuni identificati nel nuovo millennio.
Coronavirus umani comuni: 1 – 229E (coronavirus alpha) 2 – NL63 (coronavirus alpha) 3 – OC43 (coronavirus beta) 4 – HKU1 (coronavirus beta) Altri coronavirus umani: 5 – MERS-CoV (il coronavirus beta che causa la Middle East respiratory syndrome) 6 – SARS-CoV (il coronavirus beta che causa la Severe acute respiratory syndrome) 7 – SARS-CoV-2 (il coronavirus che che causa la COVID-19) Sintomi Febbre e sintomi simil-influenzali come tosse, mal di gola, difficoltà respiratorie (respiro corto), dolore ai muscoli, stanchezza sono segnali di una possibile infezione da nuovo coronavirus. I sintomi dell’influenza, almeno in una fase iniziale, sono molto simili a quelli di altre infezioni respiratorie, compreso il nuovo coronavirus SARS-CoV-2. Come evidenziato dall’ISS dal recente studio sui casi italiani, febbre e difficoltà respiratorie insieme sono i sintomi iniziali più comuni per la Covid-19. Alcune persone si infettano ma non sviluppano alcun sintomo. La maggior parte dei casi attualmente confermati – soprattutto i bambini e i giovani adulti – sembra avere una malattia lieve, simil-influenzale, e a inizio lento. Circa il 20% sembra progredire verso una malattia più grave: polmonite, insufficienza respiratoria acuta grave, insufficienza renale e in alcuni casi morte. Chi si ammala gravemente e presenta difficoltà respiratorie ha bisogno del ricovero in ambiente ospedaliero.
Attenzione alle notizie false e pericolose per la salute: il ministero pubblica le più frequenti
Dal virus che vola nell’aria fino a 5 metri, al consiglio di bere tanta acqua perchè lava il virus dalle vie aeree, fino alla lampada a raggi ultravioletti che può uccidere il virus. Queste sono solo alcune delle bufale sulla malattia Covid-19 che circolano in questi giorni. Per evitare di imbattersi in fake news, il ministero della salute, in un comunicato, raccomanda di cercare informazioni su fonti istituzionali ufficiali e certificate. Persone più a rischio di sviluppare forme gravi di malattia Le persone anziane e quelle con altre patologie sottostanti, come ipertensione, problemi cardiaci o diabete e i pazienti immunodepressi (per patologia congenita o acquisita o in trattamento con farmaci immunosoppressori, trapiantati) hanno più probabilità di sviluppare forme gravi di malattia. Raccomandazioni. Il DPCM 8 marzo 2020 raccomanda a tutte le persone anziane o affette da una o piu patologie croniche, o con stati di immunodepressione congenita o acquisita, di evitare di uscire dalla propria abitazione o dimora fuori dai casi di stretta necessita e di evitare comunque luoghi nei quali non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. Persone più a rischio di contrarre l’infezione Le persone che vivono o che hanno viaggiato in aree a rischio di infezione da nuovo coronavirus, oppure le persone che rispondono ai criteri di contatto stretto con un caso confermato o probabile di COVID-19.
Le aree a rischio di infezione da nuovo coronavirus sono quelle in cui e presente la trasmissione locale di SARS-CoV-2, come identificate dall’Organizzazione mondiale della sanità. Queste vanno differenziate dalle aree nelle quali sono presenti solo casi importati. Anche gli operatori sanitari possono essere a maggior rischio di contrarre la malattia perchè entrano in contatto con i pazienti più spesso di quanto non faccia la popolazione generale. L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) raccomanda che gli operatori sanitari applichino adeguate misure di prevenzione e controllo delle infezioni in generale e delle infezioni respiratorie, in particolare. Incubazione E’ il periodo di tempo che intercorre fra il contagio e lo sviluppo dei sintomi clinici. Recenti evidenze fornite dallo European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) sul periodo di incubazione del virus delimitano il periodo tra 2 e 12 giorni, fino ad un massimo di 14 giorni. Contagiosità e letalità La malattia e caratterizzata da una letalità (numero di morti sul totale dei malati) sensibilmente inferiore rispetto a quella osservata per altri coronavirus responsabili di epidemie in passato come SARS e MERS, anche se la sua contagiosità risulta maggiore rispetto a quella osservata nei due coronavirus concorrenti. Come si trasmette la malattia Molti coronavirus possono essere trasmessi da persona a persona, di solito dopo un contatto stretto con un paziente infetto, ad esempio tra familiari o in ambiente sanitario. Anche il nuovo coronavirus responsabile della malattia respiratoria COVID-19 può essere trasmesso da persona a persona tramite un contatto stretto con un caso probabile o confermato. Come avviene la trasmissione Il nuovo coronavirus e un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso il contatto stretto con una persona infetta. La via primaria sono le goccioline del respiro (droplets) delle persone infette ad esempio tramite:
- la saliva, tossendo e starnutendo – contatti diretti personali
- le mani, ad esempio toccando con le mani contaminate (non ancora lavate) bocca, naso o occhi
In casi rari il contagio può avvenire attraverso contaminazione fecale.
Normalmente le malattie respiratorie non si trasmettono con gli alimenti, che comunque devono essere manipolati rispettando le buone pratiche igieniche ed evitando il contatto fra alimenti crudi e cotti. Sono in corso studi per comprendere meglio le modalità di trasmissione del virus.
Secondo i dati attualmente disponibili, le persone sintomatiche sono la causa più frequente di diffusione del virus. In base ai dati attuali disponibili, l’OMS considera non frequente l’infezione da nuovo coronavirus prima che sviluppino sintomi. E ritenuto possibile, sebbene in casi rari, che persone nelle fasi prodromiche della malattia, e quindi con sintomi assenti o molto lievi, possano trasmettere il virus.
Attualmente sono in corso studi sulla capacita dei virus di attaccarsi alle polveri sottili presenti nell’aria e di essere cosi trasportati dal vento per ampie distanze o restare in sospensione nell’aria ma ad oggi NON ci sono evidenze scientifiche della permanenza del nuovo coronavirus nell’aria al di la delle distanze di sicurezza menzionate sopra in condizioni normali, ovvero in assenza di sistemi che producono aerosol che invece possono trovarsi in ambiente ospedaliero nell’assistenza a pazienti COVID-19. Leggi la nota ISS.
Per approfondimenti leggi anche la nostra news Coronavirus: il punto su trasmissione, diffusione e permanenza sulle superfici
L’OMS ha reso noto che prove crescenti dimostrano il legame tra il SARS-CoV2 e altri coronavirus noti simili (CoV) circolanti nei pipistrelli, più precisamente quelli delle sottospecie di pipistrelli Rhinolophus. Queste sottospecie sono abbondanti e ampiamente presenti nella Cina meridionale e in tutta l’Asia, il Medio Oriente, l’Africa e l’Europa. Studi recenti indicano che sono stati identificati oltre 500 CoV nei pipistrelli in Cina. Tuttavia, rimane poco chiara la via di trasmissione verso gli uomini. I pipistrelli sono rari nei mercati della Cina, ma vengono cacciati e venduti direttamente ai ristoranti. L’ipotesi attuale più probabile e che un animale ospite intermedio, ancora da identificare, abbia svolto un ruolo nella trasmissione. Per altre info leggi anche il primo piano dell’Istituto superiore di sanità (ISS) COVID-19, molto probabile un ruolo per i pipistrelli, ma si cerca ancora l’ospite intermedio. Chi è un caso sospetto, un caso probabile, un caso confermato, un contatto stretto Le definizioni si basano sulle informazioni attualmente disponibili (vedi circolare Ministero salute 9 marzo 2020) e possono essere riviste in base all’evoluzione della situazione epidemiologica e delle conoscenze scientifiche disponibili.
Caso sospetto di COVID 19 che richiede esecuzione di test diagnostico: 1. una persona con infezione respiratoria acuta (insorgenza improvvisa di almeno uno tra i seguenti
segni e sintomi: febbre, tosse e difficoltà respiratoria) e senza un’altra eziologia che spieghi pienamente la presentazione clinica
E storia di viaggi o residenza in un Paese/area in cui e segnalata trasmissione locale * durante i 14
giorni precedenti l’insorgenza dei sintomi;
OPPURE:
2. una persona con una qualsiasi infezione respiratoria acuta e che e stata a stretto contatto con un caso probabile o confermato di COVID-19 nei 14 giorni precedenti l’insorgenza dei sintomi;
OPPURE:
3. una persona con infezione respiratoria acuta grave (febbre e almeno un segno/sintomo di
malattia respiratoria – es. tosse, difficoltà respiratoria) e che richieda il ricovero ospedaliero (SARI)
E senza un’altra eziologia che spieghi pienamente la presentazione clinica.
Nell’ambito dell’assistenza primaria o nel pronto soccorso ospedaliero, tutti i pazienti con sintomatologia di infezione respiratoria acuta devono essere considerati casi sospetti se in quell’area o nel Paese e stata segnalata trasmissione locale. Caso probabile:
Un caso sospetto il cui risultato del test per SARS-CoV-2 e dubbio o inconcludente utilizzando protocolli specifici di Real Time PCR per SARS-CoV-2 presso i laboratori di riferimento regionali individuati o e positivo utilizzando un test pan-coronavirus.
Caso confermato:
Un caso con una conferma di laboratorio per infezione da SARS-CoV-2, effettuata presso il laboratorio di riferimento nazionale dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) o da laboratori regionali di riferimento che rispondano ai criteri indicati nell’allegato 3 della circolare ministeriale 9 marzo 2020, indipendentemente dai segni e dai sintomi clinici.
Contatto stretto di un caso di COVID-19 (in base alla definizione dell’ECDC):
• una persona che vive nella stessa casa di un caso di COVID-19
• una persona che ha avuto un contatto fisico diretto con un caso di COVID-19 (es. stretta di mano)
• una persona che ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni di un caso di COVID-19 (es. toccare a mani nude fazzoletti di carta usati)
• una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso di COVID-19, a distanza minore di 2 metri e per più di 15 minuti
• una persona che si e trovata in un ambiente chiuso (es. aula, sala riunioni, sala d’attesa dell’ospedale) con un caso di COVID-19 per almeno 15 minuti, a distanza minore di 2 metri
• un operatore sanitario od altra persona che fornisce assistenza diretta ad un caso di COVID19, oppure personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni di un caso di COVID-19 senza l’impiego dei DPI raccomandati o mediante l’utilizzo di DPI non idonei
• una persona che abbia viaggiato seduta in aereo nei due posti adiacenti, in qualsiasi direzione, di un caso di COVID-19, i compagni di viaggio o le persone addette all’assistenza e i membri dell’equipaggio addetti alla sezione dell’aereo dove il caso indice era seduto (se il caso indice ha una sintomatologia grave o ha effettuato spostamenti all’interno dell’aereo, sono da considerare come contatti stretti tutti i passeggeri seduti nella stessa sezione dell’aereo o in tutto l’aereo).
Come gestire un contatto stretto. Sulla base delle Ordinanze ministeriali, le autorità sanitarie territorialmente competenti devono applicare ai contatti stretti di un caso probabile o confermato la misura della quarantena con sorveglianza attiva, per quattordici giorni. Paziente clinicamente guarito, guarito e soggetto asintomatico: definizioni del Comitato tecnicoscientifico nazionale Si definisce clinicamente guarito da Covid-19, un paziente che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche (febbre, rinite, tosse, mal di gola, eventualmente dispnea e, nei casi piu gravi, polmonite con insufficienza respiratoria) associate all’infezione virologicamente documentata da SARS-CoV-2, diventa asintomatico per risoluzione della sintomatologia clinica presentata. Il soggetto clinicamente guarito puo risultare ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. Il paziente guarito e colui il quale risolve i sintomi dell’infezione da Covid-19 e che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro, per la ricerca di SARS-CoV-2.
La definizione di eliminazione (“clearance”) del virus indica la scomparsa di RNA del SARS-CoV-2 rilevabile nei fluidi corporei, sia in persone che hanno avuto segni e sintomi di malattia, sia in persone in fase asintomatica senza segni di malattia. Per il soggetto asintomatico, si ritiene opportuno suggerire di ripetere il test per documentare la negativizzazione non prima di 14 giorni (durata raccomandata del periodo d’isolamento/quarantena) dal riscontro della positività. La definizione di scomparsa dell’RNA virale e attualmente data dall’esecuzione di due test molecolari, effettuati normalmente a distanza di 24 ore, aventi entrambi esito negativo. Il Comitato tecnico-scientifico ha ritenuto opportuno ribadire queste definizioni perchè siano diffusamente e omogeneamente adottate da tutte le Regioni. Quarantena e sorveglianza attiva: come e quando L’ordinanza del 21 febbraio del ministro della Salute ha previsto misure di isolamento obbligatorio in quarantena per 14 giorni per i contatti stretti con un caso probabile o confermato di malattia infettiva diffusiva COVID.
In base al DPCM 9 marzo 2020 non sono consentiti i viaggi all’estero od in Italia per turismo, ma solo per comprovate esigenze di lavoro, situazioni di necessita o motivi di salute. Sono consentiti spostamenti per raggiungere il proprio domicilio. Con l’ordinanza del 28 marzo 2020 entrano in vigore nuove disposizioni, in aggiunta a quelle disposte con il decreto 17 marzo 2020, per chi fa ingresso in Italia e scrupolose misure organizzative per i vettori e gli armatori. Chiunque faccia ingresso in Italia, in aereo, treno, per via marittima o stradale, anche in assenza di sintomi, e obbligato a comunicare immediatamente il proprio ingresso nel Paese al Dipartimento di prevenzione dell’Asl competente per territorio ed e sottoposto a sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario per 14 giorni, con comunicazione all’azienda sanitaria competente, ed e tenuto a consegnare al vettore all’atto dell’imbarco una dichiarazione con i motivi del viaggio, l’indirizzo dove svolgerà il periodo di sorveglianza sanitaria e l’isolamento fiduciario, il mezzo che verrà utilizzato per raggiungerla e un recapito telefonico anche mobile. I vettori e gli armatori acquisiscono e verificano prima dell’imbarco la documentazione, provvedono alla misurazione della temperatura, adottano norme organizzative e di sicurezza a garanzia della salute dei passeggeri e forniscono di dispositivi di protezione individuale i passeggeri. Leggi il comunicato. Per segnalare contatti stretti con un caso probabile o confermato di COVID-19 occorre informare le autorità sanitarie, chiamando il proprio medico di medicina generale/pediatra di libera o la ASL territorialmente competente. In Toscana ciascuna delle tre ASL ha attivato un numero unico: ASL Toscana centro 055 5454777, Toscana nord ovest 050 954444, Toscana sud est 800579579. Sara il Servizio di igiene pubblica territorialmente competente a prescrivere la quarantena, con sorveglianza attiva per un periodo massimo di 14 giorni, dandone comunicazione al sindaco, in qualità di autorità sanitaria territorialmente competente. Come funziona l’isolamento domiciliare Il Servizio di igiene pubblica informa il medico di medicina generale/pediatra di libera scelta, da cui il soggetto e assistito, che il soggetto e stato posto in isolamento fiduciario per motivi di sanità pubblica. Se l’individuo in isolamento condivide lo stesso domicilio con altre persone, anche a loro e raccomandato di osservare le medesime precauzioni, pur non essendo sottoposte al vincolo dell’isolamento. I comuni, insieme alla Protezione civile e alle associazioni del volontariato, provvedono a fornire i medicinali eventualmente necessari e i generi di prima necessita alle persone in isolamento.
Alle persone in isolamento fiduciario viene chiesto di:
▪ mantenere l’isolamento per 14 giorni dall’ultima esposizione
▪ non avere contatti sociali ed evitare contatti stretti, anche indossando la mascherina chirurgica, con eventuali conviventi
▪ rimanere raggiungibili per le attività di sorveglianza
▪ non effettuare spostamenti o viaggi
▪ osservare scrupolosamente le ordinarie misure igieniche come il lavaggio frequente delle mani, l’utilizzo di fazzoletti monouso, la pulizia e disinfezione frequente delle superfici ed aerazione degli ambienti
▪ misurare la temperatura corporea due volte al giorno (la mattina e la sera)
Il personale sanitario dell’ASL di riferimento contatta quotidianamente la persona in sorveglianza per avere notizie sulle condizioni di salute. Se subentrano sintomi quali rinorrea, tosse, difficoltà respiratorie e rialzo febbrile, verrà effettuato presso il domicilio il tampone oro–faringeo per le indagini di laboratorio e la verifica diagnostica. Nel caso in cui la sintomatologia rilevata sia critica (difficoltà respiratorie e
temperatura molto elevata), il Servizio di Igiene pubblica attiva il pronto intervento tramite il 118.
In caso di comparsa di sintomi la persona in sorveglianza deve:
a) avvertire immediatamente il medico di famiglia/pediatra/Servizio di Igiene pubblica
b) indossare la mascherina chirurgica (fornita all’avvio del protocollo) e allontanarsi dagli altri conviventi c) rimanere nella sua stanza con la porta chiusa, garantendo un’adeguata ventilazione naturale, in attesa del trasferimento in ospedale.
Tutte queste misure sono state ribadite dal DPCM del 4 marzo 2020. Per maggiori info consulta anche l’articolo Covid-19, come funziona l’isolamento domiciliare sul sito del Ministero della salute, con tutte le indicazioni per operatori sanitari e assistiti sulla gestione della quarantena, cosi come previsto nel DPCM del 4 marzo. Le disposizioni possono essere soggette a ulteriori aggiornamenti. Prevenzione e terapie Trattandosi di una malattia nuova, l’ISS chiarisce che al momento non esiste nessun farmaco che abbia come indicazione terapeutica la prevenzione o il trattamento di COVID-19. In questa situazione di emergenza, alcuni farmaci già noti ed utilizzati per il trattamento di altre malattie possono essere usati in pazienti con COVID-19, ma tale trattamento (che si basa su conoscenze ancora incomplete ed e giustificabile solo a fronte della mancanza di alternative) può avvenire solo su prescrizione medica. Solo il medico può decidere quando usare questi farmaci e può controllarne la sicurezza nel singolo paziente. In nessun caso si deve ricorrere a terapie “fai da te” perchè tutti i medicinali hanno indicazioni terapeutiche specifiche e effetti collaterali che non possono essere valutati da chi non e medico. L’ISS ricorda che l’automedicazione può comportare rischi gravi quando si usano farmaci non autorizzati. In caso di acquisti online, poi, tali rischi sono moltiplicati perchè i farmaci potrebbero essere contraffatti. Art.4 Procedure Generali
Informazione
L’azienda, attraverso le modalità più idonee ed efficaci, informa tutti i lavoratori, e i condomini, sulle disposizioni delle Autorità, consegnando e/o affiggendo all’ingresso e nei luoghi maggiormente visibili, appositi depliants informativi.
Tra le informazioni:
• L’obbligo di restare a casa con febbre oltre 37.5. In presenza di febbre (oltre i 37.5) o altri sintomi influenzali vi e l’obbligo di rimanere al proprio domicilio e di chiamare il proprio medico di famiglia e l’autorità sanitaria.
• L’accettazione di non poter entrare o usufruire dei servizi, e di doverlo dichiarare tempestivamente laddove, anche successivamente all’ingresso, sussistano le condizioni di pericolo: sintomi di
influenza, temperatura, provenienza da zone a rischio o contatto con persone positive al virus nei 14 giorni precedenti, etc.
• L’impegno a rispettare tutte le disposizioni delle Autorità e del gestore nel fare accesso ai luoghi e ai servizi.
In particolare:
• mantenere la distanza di sicurezza, osservare le regole di igiene delle mani e tenere comportamenti corretti sul piano dell’igiene.
• Modalità di accesso ai luoghi /o servizi: controlli all’ingresso, Il personale, prima di entrare nella
sede di lavoro sarà sottoposto al controllo della temperatura corporea.
Se questa risultasse superiore ai 37,5°, non sarà consentito l’accesso. Le persone in tale condizione saranno momentaneamente isolate e fornite di mascherine. Non dovranno recarsi al Pronto
Soccorso e/o nelle infermerie di sede, ma dovranno contattare nel piu breve tempo possibile il
proprio medico curante e seguire le sue indicazioni. Modalità di accesso di fornitori esterni Al fine di ridurre le possibilità di contatto con il personale, l’accesso di fornitori esterni deve essere regolato attraverso l’individuazione di procedure di ingresso, transito e uscita, mediante modalità, percorsi e tempistiche predefinite. Laddove possibile, gli autisti dei mezzi di trasporto devono rimanere a bordo dei propri mezzi: Per le necessarie attività di approntamento delle attività di carico e scarico, il trasportatore dovrà attenersi alla rigorosa distanza di un metro. Pulizia e sanificazione L’azienda assicura la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni e di svago.
Nel caso di presenza di una persona con COVID-19 all’interno dei locali, si procederà alla pulizia e sanificazione dell’area secondo le disposizioni della circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute, nonchè alla ventilazione dei locali. E’ garantita la pulizia a fine turno e la sanificazione periodica anche di tastiere, schermi touch, mouse, con adeguati detergenti e igienizzanti Precauzioni igieniche personali E’ obbligatorio che le persone presenti adottino tutte le precauzioni igieniche, in particolare per
le mani. Il gestore mette a disposizione idonei mezzi detergenti per le mani e raccomanda la frequente pulizia delle stesse con acqua e sapone. Dispositivi di protezione individuale Qualora l’attività lavorativa imponga una distanza interpersonale minore di un metro e non siano possibili altre soluzioni organizzative e necessario l’uso delle mascherine e di altri dispositivi di protezione (guanti e schermi) conformi alle disposizioni delle autorità scientifiche e sanitarie. Gestione di spazi comuni (es: spogliatoi, aree fumatori, distributori di bevande e/o snack…) L’accesso agli spazi comuni, le aree fumatori e gli spogliatoi e contingentato, con previsione di una ventilazione continua dei locali, di un tempo ridotto di sosta all’interno di tali spazi e con il mantenimento della distanza di sicurezza di 1,80 metri tra le persone che li occupano.
Va provveduto all’organizzazione degli spazi e alla sanificazione degli spogliatoi per lasciare nella disponibilità dei lavoratori luoghi per il deposito degli indumenti da lavoro e garantire loro idonee condizioni igieniche sanitarie.
Occorre garantire la sanificazione periodica e la pulizia giornaliera con appositi detergenti delle tastiere dei distributori di bevande e snack, ecc.ecc. Gestione dell’ingresso-uscita dei lavoratori Si favoriscono orari di ingresso/uscita scaglionati dei lavoratori per evitare il più possibile contatti nelle zone comuni (ingressi, spogliatoi, ecc). Dove e possibile, occorre dedicare una porta di entrata e una porta di uscita da questi locali e garantire la presenza di detergenti segnalati da apposite indicazioni. Spostamenti interni, riunioni, eventi interni e formazione Gli spostamenti all’interno dei luoghi devono essere limitati al minimo indispensabile e nel rispetto delle indicazioni. Non sono consentite le riunioni in presenza. Laddove queste fossero necessarie ed
urgenti, nell’impossibilita di collegamento a distanza, dovrà essere ridotta al minimo la partecipazione necessaria e, comunque, dovranno essere garantiti il distanziamento interpersonale e una adeguata pulizia/areazione dei locali. Sono sospesi e/o annullati tutti gli eventi interni e ogni attività di formazione in modalità in aula, anche obbligatoria, anche se già organizzati. E’ comunque possibile, qualora l’organizzazione aziendale lo permetta, effettuare la formazione a distanza, anche per i lavoratori in smart work o al limite la formazione individuale. Gestione di un caso sintomatico Nel caso in cui una persona presente sviluppi febbre e sintomi di infezione respiratoria come la tosse, lo deve dichiarare immediatamente al gestore, si dovrà procedere al suo isolamento e a quello degli altri presenti dai locali. L’azienda avverte immediatamente le autorità sanitarie competenti e i
numeri di emergenza per il Covid-19 forniti dalla Regione o dal ministero della Salute. L’azienda inoltre collabora per la definizione degli eventuali contatti stretti. Art.5 Procedure Specifiche Le Aziende adottano il suddetto Protocollo, fatti salvi eventuali altri specifici aggiornamenti di analoga efficacia, all’interno dei propri luoghi di lavoro, ferme restando le norme previste dai decreti governativi, e applicano le misure di precauzione elencate nel documento, per tutelare la salute delle persone presenti e garantire la salubrità dell’ambiente di lavoro nell’ambito della pandemia da COVID19. Di seguito l’analisi specifica punto per punto del Protocollo. Informazione e formazione Il datore di lavoro, anche con l’ausilio di formatori esterni , informa i lavoratori, con specifiche modalità per i lavoratori stranieri che non comprendono la lingua italiana, sulle regole fondamentali di igiene per prevenire le infezioni virali, attraverso le modalità più idonee ed efficaci. Modalità di ingresso nei luoghi di lavoro e/o servizi Il Protocollo del 24 marzo stabilisce che al personale deve essere misurata la temperatura prima dell’ingresso in Azienda o negli uffici, con le modalità stabilite dal datore di lavoro, pertanto l’Azienda dovrà dotarsi di apposito termoscan.
Al personale, la cui temperatura supererà i 37,5 gradi, sarà impedito l’accesso ( vedi paragrafo 4 Procedure generali ).
La misurazione della temperatura sarà effettuata anche ai fruitori dei servizi e laddove fosse superiore a 37,5 gradi, sarà impedito l’accesso ( in caso di mancato rispetto di questa procedura potrà essere richiesto l’intervento delle forze dell’ordine)
Inoltre le persone dovranno arrivare al punto di misurazione della temperatura munite di mascherine di protezione, che potranno essere tolte solo quando la distanza di sicurezza sarà superiore a 1,80 mt, o diversamente indicato.
Il non rispetto di questa direttiva preclude l’accesso alla struttura. Precauzioni igieniche Il Protocollo suggerisce di installare dispenser di soluzioni idroalcoliche, isense ( cioe dotati
di sistema che preveda l’erogazione senza toccare l’apparecchio ) ma sono consentiti anche quelli manuali. Il numero dei dispenser non e standardizzabile ma sarà valutato sulla base delle superfici, del n.di addetti/dipendenti.
Sara necessario dotare di dispenser di soluzioni alcooliche ogni accesso (Palestra, Piscina ecc )
Sara istituita la figura dello Stewart di zona ( uno per ogni struttura ludico/ricreativa ) che indicherà percorsi, modalità operative, peculiarità del disciplinare e che dovrà far rispettare le procedure.
Saranno creati percorsi di accesso e spazi di utilizzo per ogni struttura facilmente realizzabili, attuabili ed identificabili nello specifico, per quanto riguarda la piscina, esisterà uno spazio delineato e definito per prendere il sole, un camminamento specifico per raggiungere la piscina e un camminamento per uscire dagli spazi comuni; La dotazione di asciugamani, salviette e quant’altro sarà a cura del fruitore del servizio. Per quanto riguarda la Lavanderia, i fruitori, dotati di guanti e mascherina, dovranno occuparsi di inserire i capi che hanno bisogno di lavaggio nella apposita lavatrice ( si consiglia lavaggio a 60 gradi con l’utilizzo di un additivo igienizzante come Napisan o Amuchina ).
Il personale interno gestirà poi il pulito utilizzando l’asciugatrice e preparando la roba da riconsegnare. Indicazioni per le imprese fornitrici E’ compito del gestore elaborare una procedura, per gli aspetti di loro competenza, che tenga
conto dei punti seguenti:
viene richiesto, per l’accesso di fornitori esterni, di individuare procedure di ingresso, transito e uscita, mediante modalità, percorsi e tempistiche predefinite, al fine di ridurre le occasioni di contatto con il personale in forza in Azienda o negli spazi coinvolti;
Se possibile, gli autisti dei mezzi di trasporto devono rimanere a bordo dei propri mezzi. Per le necessarie attività di carico e scarico, il trasportatore dovrà attenersi alla rigorosa distanza di mt.1,80. Nel caso in cui ciò non sia possibile, e necessario utilizzare guanti monouso e mascherina anche per l’eventuale scambio di documentazione (privilegiando lo scambio telematico della documentazione), se necessaria la vicinanza degli operatori;
Si ricorda l’importanza dell’identificazione di un soggetto in Azienda incaricato del rapporto con gli esterni, il cui contatto cellulare sia noto a chi debba avvicinarsi alla struttura al fine di poter concordare con precisione le modalità di “fornitura” ed evitare, quindi, contatti fisici o ritardi. Pulizia e sanificazione Il Protocollo 24 marzo entra nel dettaglio delle operazioni di pulizia e sanificazione che dovranno svolgersi non solo nei luoghi chiusi, ma anche all’esterno ( nel caso di solarium e piscina )
Andrà garantita la pulizia delle attrezzature manuali utilizzate dai lavoratori.
L’azienda assicura la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali e degli ambienti chiusi ( esempio spogliatoi, servizi igienici, reception, palestra, docce, ecc ) ( In allegato schede tecniche prodotti e attrezzature ).
A tal proposito viene evidenziato l’uso dell’Ozonizzatore.
L’azienda garantisce la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica delle parti a contatto con le mani degli operatori, delle attrezzature e postazioni di lavoro fisse (a titolo esemplificativo e non esaustivo si citano le pulsantiere delle attrezzature e ascensore).
Il gestore, laddove possibile, organizzeranno le proprie squadre in modo che tali attrezzature
vengano utilizzate dalle medesime persone durante il turno di lavoro.
Si dovranno in ogni caso fornire o rendere disponibili specifici detergenti per la pulizia degli strumenti individuali.
Va garantita altresì la pulizia a fine turno dei lettini e degli spazi comuni e comunque ove presenti attrezzature.
E’ necessario indossare guanti monouso sotto i guanti da lavoro. L’utilizzo dei DPI e necessario per tutta durata della giornata lavorativa.
La sanificazione di lettini, sdraio, ecc. posti all’esterno verrà effettuata ogni cambio di fruitore e a fine giornata Distanza di sicurezza e dispositivi di protezione individuale Per quanto riguarda la distanza di sicurezza e l’eventuale utilizzo della mascherina in caso di mancato rispetto della distanza di 1,00 , si riporta di seguito quanto stabilito nel protocollo del 24 marzo: In ambiente di lavoro e necessario: richiedere ai lavoratori il rispetto della distanza di 1 metro durante l’attività lavorativa. Nel caso in cui non sia possibile mantenere tale distanza di sicurezza, occorre esaminare specificatamente la problematica.
Laddove non fosse possibile rispettare la distanza interpersonale di un metro come principale misura di contenimento, e necessario adottare idonei dispositivi di protezione individuale: mascherine monouso e altri dispositivi di protezione (guanti monouso, occhiali, tute, cuffie, camici, ecc.) conformi alle disposizioni delle autorità scientifiche e sanitarie; definire, ove necessario, procedure in cui indicare i soggetti incaricati di vigilare sulla corretta applicazione delle disposizioni ivi previste (es. Dirigente/Preposto); richiedere ai lavoratori il rispetto della distanza di almeno 1 metro anche al fine di evitare assembramenti nei locali per lavarsi, spogliatoi, locali comuni, uffici, ecc. I clienti dovranno limitare al minimo indispensabile i contatti con il personale di servizio.
In caso di riunioni e necessario mantenere la distanza interpersonale di almeno 1 metro come principale misura di contenimento e, laddove non fosse possibile, e necessario fornire idonei dispositivi di protezione individuale: mascherine monouso e guanti monouso conformi alle disposizioni delle autorita scientifiche e sanitarie. Dettagli dei luoghi: PISCINA: L’ingresso della struttura rimane uno solo ed e il solito ingresso degli scorsi anni, si ampliano invece le vie di uscita che diventano due, uno verso l’area snack e il secondo verso l’area ombra. Prima di entrare nella vaschetta lavapiedi verrà posto un dispenser per l’igienizzazione delle mani, poi il cliente potrà passare attraverso la vaschetta lavapiedi, immergendo come al solito anche la calzatura per poi fermarsi all’adiacente postazione dell’operatore piscina, indossando la mascherina, per la misurazione della temperatura. L’operatore svolgerà lo scan della temperatura indossando mascherina e occhiali o visiera e sarà tenuto all’igenizzazione delle mani terminata l’operazione. Una volta fatte le procedure di accoglienza si potrà prendere posto nel solarium, attraverso un percorso dedicato e differenziato dal percorso dell’uscita, in modo da limitare gli incontri ravvicinati (vedi planimetria allegata).
L’accesso ai lettini o sdraio dovrà avvenire sul lato destro come anche l’allontanamento, questo per limitare lo spazio tra i lettini che e stato fissato in cm 130, distanza che permette ampiamente di avere la distanza di sicurezza tra fruitori confinanti anche nelle operazioni di movimento. I presidi del solarium (lettini, sdraio, etc) non potranno essere movimentati ne spostati, per non variare le misure obbligatorie di distanziamento sociale.
Viene fissato un numero massimo di utenti che e di 15 persone per il solarium e di 7 persone per la zona ombra, una per ogni postazione stabilita. Anche il tempo di permanenza nella struttura sarà limitato a 2 ore, e verificato dal personale In vasca si stabilisce il numero massimo di persone in balneazione pari a 6. Nell’idromassaggio non si potrà immergersi in più di 4 persone.
Resta inteso che rimane in vigore anche il regolamento standard. L’operatore piscina sarà il preposto nel far rispettare anche questo protocollo e avrà
potere di allontanare chi dovesse rifiutarsi di rispettare il protocollo, chi dovesse
risultare con temperatura pari o superiore a 37,5 gradi centigradi e in caso di rifiuto da parte del cliente di allontanarsi, all’operatore viene fatto obbligo di contattare il gestore dell’impianto e le autorità 112. Per evitare assembramenti, ogni sera verrà chiusa anche la zona ombra.
I servizi igienici della piscina, posti al piano secondo dei box, saranno, per quest’anno, al fine
di limitare le occasioni di contagio, chiusi al pubblico, non potendo garantire una corretta disinfezione dopo gli utilizzi ai f e utilizzati solamente dal personale di servizio
adeguatamente formato per questo.
Infine, i piani di calpestio (solarium e zona ombra) verranno sanificati a fine di ogni giornata, mediante irrorazione di soluzione disinfettante a base di cloro attivo.
Per quanto riguarda i distributori automatici, negli orari fuori dal presidio ne verrà inibito l’uso. ASCENSORE: E’ consentito l’uso dell’ascensore solo un cliente alla volta, fatto salvo che le persone siano conviventi, nel qual caso fanno fede le portate segnate all’interno dell’ascensore stesso.
Ad ogni uscita dell’ascensore sarà disposto un dispenser per l’igienizzazione delle mani, considerato che le maniglie e le pulsantiera sono le parti più a rischio. ACCESSI E MANIGLIE:, ad ogni maniglia, maniglione o pulsantiera verrà apposta segnalazione di attenzione per incentivare i clienti a toccarle il meno possibile ed a igienizzarsi le
mani dopo l’uso. LAVANDERIA: Le attività della lavanderia saranno gestite delegando il carico del vestiario sporco direttamente al cliente, munito di guanti monouso e mascherina, mentre la
programmazione delle macchine, il cambio lavatrice/asciugatrice e la preparazione per la consegna verrà gestita dal personale.
Ad ogni lavaggio verrà aggiunta una TABS DISINFETTANTE, in modo da garantire
vestiti sani e preparare la macchina sanificata per il lavaggio successivo.
Verrà consigliato lavaggio a 60°
La sanificazione degli ambienti e delle superfici sarà garantita tramite pulizia
giornaliera con prodotti alcolici, ma soprattutto dall’utilizzo quotidiano
dell’ozonizzatore.
Gli orari della lavanderia sono così modificati: da Martedì a Domenica dalle ore 16,00 alle ore 19,00 (chiuso il Lunedì), è obbligatoria la prenotazione del servizio che potrà essere effettuata solo ed esclusivamente mediante telefonata vocale a numero dedicato comunicato prima dell’attivazione del servizio. Gli orari per poter effettuare la prenotazione sono i medesimi di apertura e il servizio di prenotazione sarà attivo già dal giorno precedente l’inizio.
Rimane comunque valido il restante regolamento ordinario. PALESTRA: Gli orari di apertura della palestra vengono modificati seguendo l’apertura della SPA, questo per far si che la figura dello steward venga espletata dal personale della SPA
senza aggravio di costi, vigilando sul rispetto del protocollo e sull’uso dei DPI
I fruitori del servizio sono tenuti a presentarsi alla reception della SPA per lo scan della temperatura, che dovrà essere inferiore a 37,5 gradi centigradi, qualora non lo fosse viene impedito l’accesso alla struttura e attivato il protocollo.
Viene modificato anche il numero di utilizzatori della palestra diminuendolo a max 2 utenti. Inoltre la ventilazione dello spazio deve essere continua mediante vasistas di tutte le finestre.
All’ingresso sarà predisposto un dispenser per l’igienizzazione delle mani e all’interno della struttura sarà presente uno spruzzino con soluzione disinfettante a base alcolica. I singoli utenti sono tenuti alla pulizia degli attrezzi dopo ogni singolo utilizzo ma sarà comunque consigliata la pulizia anche prima dell’uso. La sanificazione degli ambienti e delle superfici sarà garantita tramite pulizia
giornaliera con prodotti alcolici, ma soprattutto dall’utilizzo quotidiano
dell’ozonizzatore.
Gli orari della palestra sono così modificati: da Martedì a Domenica dalle ore 16,00 alle ore 19,00 (chiuso il Lunedì), è obbligatoria la prenotazione del servizio che potrà essere effettuata solo ed esclusivamente mediante telefonata vocale a numero dedicato comunicato prima dell’attivazione del servizio. Gli orari per poter effettuare la prenotazione sono i medesimi di apertura e il servizio di prenotazione sarà attivo già dal giorno precedente l’inizio. La durata di fruizione del servizio non potrà essere prenotata oltre 1 ora ma in caso di posti liberi, l’utente avrà la possibilità di estendere la sua presenza.
Rimane comunque valido il restante regolamento ordinario. SPA: Attività non consentita sino a nuove disposizioni governative o regionali. Art.6 Bollino Alle Aziende che aderiscono a questo disciplinare verrà consegnato un bollino In caso di inadempienza al disciplinare il bollino può essere tolto. Art.7 Schede Tecniche Allegate a questo disciplinare sono presenti schede tecniche di attrezzature e prodotti utilizzati Art.8 Gruppo di Lavoro e Controllo Il Gruppo di Lavoro e costituito da : CIBI SNC di Camilloni M. & Burattini U. di Albenga ( per parte scientifica) e Galizzi Manuel ( per parte tecnica ) Il controllo al disciplinare sarà di competenza della parte tecnica ( Galizzi Manuel ) e dell’amministratore di condominio Art.9 Depositi e pubblicazioni Il presente protocollo, completato e corredato di tutte le schede tecniche, timbrato e firmato in originale sarà depositato presso gli uffici dell’amministratore e copia digitale di divulgazione pubblicata sul sito del complesso www.borgodeigabbiani.com Data, TIMBRO E FIRMA